Boom delle coltivazioni bio in Lombardia: +38% dal 2010 a oggi, con Pavia, Brescia e Mantova che guidano la classifica delle province più “organic”. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Lombardia in occasione dell’apertura del Sana 2016, il “Salone internazionale del biologico e del naturale”. Negli ultimi 6 anni – spiega la Coldiretti regionale – la superficie bio della Lombardia è cresciuta in media di mille ettari ogni anno passando dai 16mila del 2010 agli oltre 22mila dell’agosto 2016. In aumento anche gli operatori bio – spiega la Coldiretti sulla base dei dati di Regione Lombardia – passati da 1.221 a 2.133 con una crescita del 75%.

“I terreni a coltivazioni bio – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – rappresentano circa il 2,5% del totale della superficie della nostra regione, ma la loro crescita spiega bene quale è il trend di richiesta da parte dei consumatori, sia per i cereali che per i prodotti lattieri caseari e la carne. E’ una dinamica importante che va tutelata contro ogni frode, anche perché per quest’anno nel nostro Paese si stima un valore al consumo di prodotti bio per circa due miliardi e mezzo di euro con ben 13 milioni di italiani che portano in tavola cibo bio almeno una volta a settimana”.

In Lombardia le coltivazioni più bio sono il riso con quasi 6.400 ettari – spiega la Coldiretti – a seguire il mais con 1.767 ettari, i vigneti con 1.108, la soia con 999 ettari, l’ortofrutta con quasi 980 ettari, il grano con 958 e gli ulivi con oltre 120 ettari. Se invece si guarda alle province più “organic”, la prima in classifica è Pavia con 14.516 ettari, in seconda posizione c’è Brescia con oltre duemila ettari e terza è Mantova con 1.453. A seguire troviamo: Milano con 932, Bergamo con 758 ettari, Lodi con 731, Cremona con 516, Varese con 451, Monza e Brianza con 302, Como con 193, Sondrio con 168 e Lecco con 81 ettari.

 

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