Casa, il mercato prende fiato

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In Lombardia, nel I semestre 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, se da un lato è aumentata la domanda delle abitazioni (+6,3%), dall’altro sono calati leggermente i prezzi di offerta sul mercato (-0,7%). Sono questi alcuni dati emersi dall’Osservatorio di Casa.it (www.casa.it), che ha analizzato il mercato residenziale a livello nazionale e regionale. L’aumento della domanda di abitazioni riguarda tutte le città della regione, seppure con valori variabili. Le più dinamiche risultano Milano (+9,9%), Como (+9%) e Monza (+8,5%). Seguono Lecco (+6,7%), Bergamo e Cremona (+6,4%), Lodi (+6%), Pavia (+5,5%), Brescia (+5,3%), Mantova (+4,4%), Varese (+3,9%) e Sondrio (+3,7%). Per quanto riguarda i prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato (-0,7% a livello regionale), tra le città torna il segno più solo per Milano (+1,1%), Monza (+1,1%) e, seppur in misura minore, Mantova (+0,4%). Nel resto della Regione, scendono ancora i valori che i proprietari offrono sul mercato, che, evidentemente, non riesce ancora a trovare un punto di equilibrio ben stabile. Le città che hanno sofferto maggiormente sono Varese e Cremona (-2,2%), e Lodi e Como (-1,8%). Calo più contenuto a Sondrio (-0,9%), Bergamo (-0,8%), Pavia e Lecco (-0,6%) e Brescia (-0,5%). Qual è il prezzo medio di un’abitazione oggi sul mercato lombardo? A livello regionale il prezzo è di 2.260 euro/mq e il budget a disposizione delle famiglie per l’acquisto è di quasi 181mila euro. Milano (3.950 €/mq) e Como (2.865 €/mq) sono le città più care, mentre Mantova (1.370 €/mq) e Cremona (1.410 €/mq) le più economiche. Nelle altre città, a Bergamo il costo è di 2.590 €/mq, a Monza e della Brianza di 2.330 €/mq, a Lecco di 2.210 €/mq, a Lodi di 2.190 €/mq, a Pavia di 2.140 €/mq, a Varese di 2.070 €/mq, a Brescia di 2.050 €/mq e a Sondrio di 2.000 €/mq. “Un aumento della domanda di oltre 6 punti rispetto all’anno scorso è un segnale molto incoraggiante per il mercato immobiliare lombardo, poiché conferma che i dati positivi già registrati nel 2015 si stanno consolidando – afferma Alessandro Ghisolfi, Responsabile del Centro Studi Casa.it – Bisogna tuttavia restare prudenti prima di affermare che il ciclo negativo sia concluso, le debolezze macroeconomiche del Paese influiscono ancora molto sulle decisioni di acquisto delle famiglie.”

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