Calano le imprese del gioco in Lombardia: nel 2016 sono diminuite del 4,2% passando da 1.170 a 1.121 (-25% dal 2014). In controtendenza rispetto all’Italia che torna invece a crescere: +2,6%. Ma vanno bene anche in Lombardia le attività di gestione di apparecchi a moneta o a gettone che consentono vincite in denaro, +11,5% (+39,2% in due anni), che passano da 433 a 483 e rappresentano il 43% del settore e le altre attività connesse con le lotterie e le scommesse che passano da 399 a 451 (+13% in un anno, +19,6% in due). La Lombardia rappresenta un ottavo circa del totale italiano (11,9%) ma un sesto se si considera solo la categoria di gestione di apparecchi. Milano è prima con 412 attività (-5,9%), Brescia seconda, e decima a livello nazionale, con 146 (-4,6%) e Bergamo terza con 120 (-2,4%). In crescita Mantova, che passa da 53 a 61 e Pavia da 48 a 55. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al primo trimestre 2016, 2015 e 2014 relativi alle sedi di impresa ed alle localizzazioni attive specializzate nel gioco (attività esclusiva o principale).

In particolare, +22,1% le altre attività connesse alla lotterie e alle scommesse e +18,7% la gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro. Per numero complessivo di attività prima Napoli con 1.163 (+9,6%). Seguono Roma con 734 (+5,8%) e Milano con 412 (-5,9%). Tra le prime dieci province ad aumentare di più ci sono: Palermo (+26,8%), Salerno (+23,6%) e Catania (+18,2%).

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