Sta giungendo alle strette finali la sfida tra l’Italia e la Corea del Sud per l’aggiudicazione del XV Congresso Forestale Mondiale in programma 2021, l’evento che si tiene ogni 6 anni in ambito FAO (l’ultima volta nel 2015 a Durban, in Sudafrica, il precedente si era tenuto nel 2009 a Buenos Aires, Argentina). Il Congresso Forestale Mondiale (WFC) è il maggior raduno del pianeta sulle foreste e sulla gestione forestale e si svolge a intervalli di sei anni in un diverso paese ospitante, organizzato a cura della Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite (FAO). La candidatura dell’Italia, annunciata a maggio dal Ministro Martina, prevede la realizzazione del congresso nel solco dell’esperienza di Expo. Il tema con cui l’Italia si è proposta è proprio quello che ha permesso a Milano di vincere numerosi premi internazionali, ovvero la Forestazione Urbana e il tema della tutela della biodiversità all’interno delle stesse città.

Stefano Boeri, intervenuto al side event a sostegno della canditura dell’Italia nell’ambito dei lavori del Comitato Foreste (COFO) alla FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations), ha affermato: “Il tema della forestazione urbana non è in contrapposizione al più ampio tema della forestazione, ma in continuità con esso. Milano ha lanciato un grande progetto per costruire una foresta orbitale e si appresta a realizzare, sui 7 scali merci ferroviari dismessi, un sistema di boschi, parchi e giardini che la trasformeranno in una delle metropoli più green al mondo. E la realizzazione del Bosco Verticale, come in passato del Bosco in Città, rappresentano due esempi del ruolo pionieristico di Milano nei temi della forestazione urbana, che sarà la sfida dei prossimi decenni”.

Insieme a Stefano Boeri, sono intervenuti alcuni esperti di foreste: il Professore Fulco Pratesi (Fondatore WWF Italia), Mauro Agnoletti (Università di Firenze), Giuseppe Scarascia Mugnozza e Riccardo Valentini (Università degli Studi della Tuscia).

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