Si è conclusa con la quinta tappa del lago di Garda la prima parte dell’edizione 2016 della Goletta dei laghi, che ha visto l’equipaggio di Goletta impegnato in un tour sui principali bacini del nord Italia. I dati dimostrano che sulla sponda bresciana del lago di Garda, seppur si registrino dei miglioramenti, permangono criticità storicamente rilevate dalle analisi di Goletta dei laghi.

“Dopo risultati positivi registrati in passato, grazie a un migliore sistema di collettamento dei reflui rispetto ad altre realtà lacustri, quest’anno riscontriamo un passo indietro – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – In attesa che si completino totalmente la rete fognaria e il lungo iter per la realizzazione del nuovo sistema di depurazione in territorio lombardo, chiediamo ai Comuni di non aspettare, ma di intervenire sulle situazioni più preoccupanti, per sanarle nel più breve tempo possibile”.

Sulla sponda lombarda del lago di Garda risultano ancora fortemente inquinati i campioni prelevati a Salò, alla spiaggia in località Le Rive presso la foce del canale; a Padenghe sul Garda, alla foce del torrente nei pressi del porto e alla foce del torrente Rio Maguzzano in località Madonna della Valle; a Desenzano sul Garda in località Rivoltella alla foce del canale presso via Francesco Agello all’incrocio con via Giulio Cesare. Un miglioramento, invece, si registra a Toscolano Maderno alla foce del torrente Bornìco e alla spiaggia Riva Granda e a Salò alla foce del torrente Barbarano, che risultano entro i limiti. Anche nel tratto di sponda trentina i campioni prelevati a Nago-Torbole, alla foce del fiume Sarca e a Riva del Garda alla confluenza dei torrenti Varone e Arbola rientrano nei limiti, confermano il trend positivo degli ultimi anni (

 

 

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