Brexit, Milano lavora alla free tax area

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La Camera di commercio di Milano e le imprese intendono sostenere Governo, Regione e Comune per l’istituzione di una ‘free tax area’ nel sito che ospitò Expo 2015 e per ottenere il trasferimento a Milano dell’Agenzia Europea del Farmaco e dell’Autorità Bancaria Europea, attualmente Londra. Lo annuncia l’ex presidente di Expo, Diana Bracco, che al tavolo sul dopo-Brexit indetto da presidente della Regione Roberto Maroni ha rappresentato la Camera di Commercio. Alla conferenza stampa organizzata al termine della riunione sono intervenuti il presidente della Regione, Roberto Maroni, il rettore dell’università degli studi di Milano Gianluca Vago, l’ad di Arexpo Giuseppe Bonomi, l’imprenditrice e già commissario di Padiglione Italia per Expo Diana Bracco, Alberto Ribolla per Confindustria Lombardia e Simonpaolo Buongiardino per Confcommercio Milano e Lombardia. Il 18 luglio ci sarà un’ altra riunione”.

Rilanciamo, inoltre, l’idea della No Tax Area. Ma occorre un gioco squadra pubblico-privato come per Expo. Assieme alle Istituzioni – Regione, Comune, Camera di Commercio – per dar voce a tutte le imprese. Servono agevolazioni fiscali e contributive, una burocrazia snella, migliori infrastrutture immateriali. Condizioni speciali che, però, devono essere assicurate anche alle pmi del terziario e dei servizi avanzati pronte a investire”. Lo afferma Simonpaolo Buongiardino che, in rappresentanza di Confcommercio Milano (di cui è vicepresidente) e Confcommercio Lombardia, ha preso parte oggi al Tavolo Brexit e post Expo promosso da Regione Lombardia.

“L’Agenzia del Farmaco – prosegue Buongiardino – muove ogni anno 64mila persone: pensiamo – sottolinea Buongiardino – alle ricadute sull’indotto: alberghi, ristorazione, commercio, intrattenimento, ma anche il mercato immobiliare.

Va inoltre evidenziato come il polo farmaceutico e della chimica rappresenti un asset strategico: in Lombardia sono attive più di 1.100 imprese del commercio di prodotti chimici (ben un terzo del totale italiano) e oltre 1.300 imprese del commercio di prodotti farmaceutici. Il settore della commercializzazione delle sostanze attive utilizzate per la fabbricazione dei prodotti medicinali finiti – rappresentato da AssICC, la nostra Associazione del commercio chimico che ha sede presso la Confcommercio milanese –– svolge un compito di elevatissima specializzazione. Abbiamo, insomma, anche in questo campo, le carte in regola per accogliere l’Agenzia del Farmaco”.

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