Foto e report del concerto dei DEFTONES tenutosi al Live club di Trezzo sull’Adda (MI) il 07/06/2016.

Opening band: THE TRAPPED TIGERS.

Foto a cura di: AMBRA PISANO.

Report a cura di: Sabina Gabas.

 

DEFTONES – LIVE DI TREZZO SULL’ADDA 07/06/2016

Sulle note di Hearts/Wires come intro salgono sul palco del Live di Trezzo i DEFTONES per l’unica data italiana, sold out da tempo, del loro tour promozionale a seguito della pubblicazione dell’ultimo album Gore.

Le atmosfere ipnotiche e pacate durano pochi secondi perché lo show parte con il riff di “Rocket Skates” dall’album Diamond Eyes per poi passare in rapida successione a “My Own Summer”, “Be Quit and Drive” e “MX” dall’album Around the Fur del 1997.

La band è in super forma, Stephen Carpenter perfetto con le sue chitarre uno dei migliori chitarristi del panorama Nu Metal, Abe Cunningham batterista di altissimo livello dai ritmi martellanti, Frank Delgado con la sua elettronica e le tastiere che apportano spessore alla sessione ritmica, Sergio Vega finalmente a suo agio con la band nel ruolo più difficile (sostituire Chi Cheng è praticamente impossibile) e Chino Moreno frontman dotato di una voce a dir poco splendida dalle mille sfaccettature che riesce a passare con naturalezza da toni estremi, struggenti ed angoscianti a momenti ipnotici, seducenti, ammalianti e fortemente emozionanti. Chino Moreno & co trasmettono al pubblico la loro voglia di divertirsi ed i presenti rispondono con entusiasmo e da subito si capisce che la serata sarà di quelle indimenticabili.

La setlist procede con due pezzi dal penultimo album Koi No Yokan e precisamente “Swerve City” e la delicata e melodica “Rosemary” che riesce a dare un po’ di respiro ai presenti per poi ripartire con tre brani dell’album Diamond Eyes “Diamond Eyes”, “You’ve Seen the Butcher” e “Prince” (con luci viola in omaggio a Prince) tracce che alternano riff massicci ed intensi a parti melodiche ed eteree.

E’ solo a metà concerto che partono le note di “Prayers/Triangles” primo singolo del nuovissimo Gore, brano che eseguito live rende molto di più che nella versione studio e si ritorna immediatamente al passato con tre brani da White Pony, la bellissima e struggente “Digital Bath” eseguita in modo a dir poco emozionante, “Knife Prty” e “Change (In the house of flies)”.

A seguire la tranquilla “What Happen to you” e ancora due canzoni potenti ed energiche da Around the Fur “Around the Fur” e Rickets”

Siamo a quasi fine concerto solo il tempo per la nuova “Rubicon” da Gore con un con Delgado che riesce a dare il meglio di se creando il giusto equilibro tra diversi ritmi della canzone ed un Moreno che migliora persino canzone dopo canzone.

Pochi secondi di pausa per passare ai bis con un vero ritorno agli inizi della band con “Root” e “Engine No. 9” dall’album Adrenaline del lontano 1995.

La band di Sacramento è davvero in ottima forma, tutta sostanza e pochi fronzoli, infatti a parte un bellissimo e forse un po’ esagerato gioco di luci ed una marea di amplificatori la loro scenografia non aveva null’altro.

Scaletta aggressiva più o meno azzeccata, certo forse ci si aspettava più brani dal nuovo lavoro, ma i Deftones hanno voluto ripercorrere in musica tutta la loro carriera artistica che va ben oltre i vent’anni.

Rocket Skates

My Own Summer (Shove It)

Be Quiet and Drive (Far Away)

MX

Swerve City

Rosemary

Diamond Eyes

You’ve Seen the Butcher

Prince

Prayers/Triangles

Digital Bath

Knife Prty

Change (In the House of Flies)

What Happened to You?

Around the Fur

Rickets

Rubicon

Encore:

Root

Engine No. 9

 

 

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