Via Brioschi, tre morti e nove feriti

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Per lo scoppio della palazzina di via Brioschi a Milano, oltre alle tre persone morte, ci sono anche nove feriti, tra cui una donna incinta e quattro bambini. Questo il bilancio al momento dell’esplosione di questa mattina. Lo scoppio ha provocato il crollo della parte interna dell’edificio che si affaccia sul cortile di un palazzo più grande. Intanto sui pericoli e la sicurezza degli impianti a gas interviene il presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici.

“Si dispone che i fornelli delle cucine non possano essere venduti, se non sono dotati del dispositivo della valvola termostatica, che impedisce la fuoriuscita del gas in caso di spegnimento della fiamma; e poi si permette che in milioni di case continuino ad usarsi vecchi fornelli che ne sono privi.

Non viene disposta l’installazione obbligatoria, all’interno delle abitazioni, di apparecchiature che interrompano automaticamente l’erogazione del gas, o diano l’allarme in caso di perdite dell’impianto.

Gli apparecchi domestici (cucine, forni) andrebbero “blindati” ad evitare manomissioni da parte di chi vuol far un uso improprio di questa sostanza altamente pericolosa (ad esempio per tentativi di suicidio o per minacciare e compiere ritorsioni).

Per contenere se non eliminare il fenomeno Assoedilizia, oltre alle misure di sicurezza suesposte, propone che venga incentivato l’utilizzo di cucine, scaldabagni e impianti di riscaldamento elettrici attraverso:

– agevolazioni per chi opera la trasformazione da alimentazione a gas ad elettricità simili a quelle per il contenimento energetico (contributi delle amministrazioni locali all’installazione e detrazione delle spese in più anni dall’Irpef);

– obbligatorietà della trasformazione per cittadini con età superiore ai 65 anni e per chi ha rivelato problemi psichici;

– per i meno abbienti, tariffe elettriche agevolate, incrementando quanto già previsto oggi dalla legge”.

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