Operaio morto alla De Lucchi, i sindacati attaccano

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Dopo la morte di un giovane operaio di 28 anni, schiacciato da una trave d’acciaio alla De Lucchi Spa di Trezzano Rosa, dura presa di posizione dei sindacati. Interviene in particolare la Cisl: “Da tempo denunciamo le condizioni di lavoro alla De Lucchi e chiediamo all’azienda di intervenire sulle questioni della sicurezza, in particolare attivando procedure che annullino i rischi nella fase della movimentazione dei carichi – scrive la Cisl in una nota – la morte di un operaio è una tragedia a prescindere, ma in questo caso c’è un elemento che accresce la rabbia: il giovane, assunto con contratto di somministrazione, era in fabbrica da tre settimane e mercoledì prossimo sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro”. “E’ indecente che in una fabbrica “pesante” come una zincheria a caldo – presgue la Cisl – si mettano al lavoro giovani senza alcuna esperienza, senza alcuna formazione, assunti per pochi giorni e poi sostituiti da altri. In questa “giostra” all’abbattimento dei costi, che in questo paese hanno reso possibile, sono alte le possibilità di farsi male o di morire. Da gennaio al 20 aprile di quest’anno sono stati 271 gli incidenti mortali sul lavoro”.

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