Sono passati 30 anni dall’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl, il più grave disastro nucleare della storia.Era il 26 aprile 1986 quando nell’impianto, durante l’esecuzione di un test di simulazione di guasto al sistema di raffreddamento del reattore numero 4. Solo qualche giorno più tardi il governo russo comunicò la portata della tragedia. Intanto però i vigili del fuoco e i soccorritori erano corsi sul posto per evitare che l’incendio scoppiato si propagasse ulteriormente. Nessuno di loro si immaginava delle conseguenze così terribili. La conta delle vittime non è stata mai portata a termine. Le stime di varie agenzie Onu parlano di 65 morti certe e 4.000 vittime di tumori e leucemie.  Gli ambientalisti parlano di centinaia di migliaia di malati e decine di migliaia di morti. Intanto le macerie radioattive sono ancora sotto un sarcofago costruito sul reattore numero 4.

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