Patto per un nuovo sviluppo della Grande Milano. Lo ha proposto il presidente Carlo Sangalli nell’incontro promosso in corso Venezia dalla Confcommercio milanese per presentare ai candidati sindaco di Milano “Benvenuto il Luogo”, il programma con le 80 proposte del terziario emerse dal lavoro di 10 tavoli tematici con il contributo di quasi 100 esperti.
“Milano – rileva Sangalli – ha cambiato passo, ma deve vincere nuove sfide. Per questo chiederemo al futuro sindaco un Patto per la Grande Milano, rilanciando il Tavolo di consultazione tra Comune e parti sociali”.
Sviluppo ragionato di aree pedonali e vie d’acqua superano in prospettiva Area C. Un Patto per ridisegnare Milano: “Puntiamo – afferma Sangalli – a una nuova visione di sviluppo della città. Nel quadro di un’idea innovativa di mobilità – prosegue – siamo favorevoli alla crescita ragionata delle aree pedonali, come avviene nelle grandi città europee, e alla progressiva riapertura delle vie d’acqua (così come indicato dallo studio del Politecnico) nel quadro di un grande ridisegno di Milano città policentrica, aperta e attrattiva.
Così si superano in prospettiva soluzioni restrittive come l’Area C. Area C che ha bisogno di un tagliando e va ripensata permettendo l’ingresso ai veicoli a basso impatto ambientale, come l’Euro 6, e consentendo ai residenti l’esenzione totale del ticket. Va esclusa, invece, con decisione, qualunque ipotesi di un suo allargamento”.
Aree pedonali e non isole
“Parliamo di aree pedonali e non di isole – puntualizza Sangalli – perché queste zone devono essere accessibili, cioè si devono raggiungere comodamente; vive, perché animate dagli eventi e dalle attività commerciali; condivise, perché nate con il consenso dei residenti e dei commercianti. Bene, ad esempio, una pedonalizzazione dei Navigli e di molte zone della Movida. Mentre ci sono ampi margini di miglioramento per piazza Castello”.
Alleanza tra pubblico e privato per la riqualificazione delle periferie
“Milano – dichiara Sangalli – non potrà mai essere grande se non sarà finalmente realizzato un piano operativo per riqualificare le periferie e l’hinterland. E’ una sfida che deve essere affrontata attraverso una stretta alleanza tra pubblico e privato. Le imprese commerciali, ad esempio, disposte ad aprire le loro attività in queste aree, devono essere sostenute attraverso facilitazioni fiscali o zone tax free e snellimenti burocratici significativi”.
Meno tasse su rifiuti e suolo pubblico. Sostenere le imprese penalizzate dai cantieri
E sul fisco Sangalli avverte: “La pressione fiscale elevata è la madre di tutti i problemi. Bisogna ridurla per ridare ossigeno a famiglie e imprese. Va dunque abbassata anche la fiscalità locale, come ad esempio per la Cosap, tassa di occupazione del suolo pubblico e la Tari, tassa sui rifiuti, intervenendo sulla spesa pubblica e sui costi di servizio. Meno fisco e più incentivi anche alle tante imprese in difficoltà per i cantieri”.
“Poi – specifica Sangalli – andrebbero previsti criteri di premialità fiscale per le imprese che si impegnano nelle iniziative di promozione del brand Milano. In questo contesto è importante anche destinare la tassa di soggiorno a progetti rendicontati di sviluppo turistico e di marketing territoriale della città”.
(agiellenews.it)

foto: Radio Lombardia

Print Friendly, PDF & Email