Sì alla produzione a chilometro zero, alle filiere corte e alla tutela e promozione dei prodotti locali lombardi, in primis quelli a denominazione comunale (De.Co.). Sono gli obiettivi della Risoluzione “Diritto al cibo e sviluppo di sistemi agroalimentari” approvata all’unanimità oggi in Consiglio regionale.
Il provvedimento mira a salvaguardare le destinazioni di uso di suolo e terreni per l’esercizio delle attività agricole (con premialità per i Comuni che abbiano azzerato il consumo di suolo agricolo), favorire la biodiversità e il benessere degli animali attraverso la diversificazione delle produzioni agricole e di allevamento, sostenere i modelli di agricoltura agro-ecologici, perseguendo un approccio all’alimentazione che bilanci l’integrità dell’ambiente, l’equità sociale e la sostenibilità economica. Il testo, inoltre, promuove le produzioni alimentari che riducono gli sprechi e difende la redditività delle aziende che contribuiscono allo sviluppo di sistemi agroalimentari lottando contro la contraffazione.
La Risoluzione, illustrata da Alberto Cavalli (FI), nasce dall’eredità lasciata da Expo 2015 e dalla Carta di Milano, che richiama cittadini, associazioni, imprese e Istituzioni a garantire alle future generazioni il diritto al cibo. Approvati anche alcuni emendamenti del Movimento Cinque Stelle (a firma di Silvana Carcano) per porre l’attenzione su due questioni: la tutela della filiera corta attraverso meccanismi anche di premialità regionale a esercizi di vicinato e la necessità per il legislatore e per l’Autorità nazionale anticorruzione di approntare misure per combattere la mafia nel settore agroalimentare. Via libera anche all’emendamento di Michele Busi (Patto Civico) che chiede di “favorire la ricerca in campo agricolo e agroalimentare per sviluppare tecniche, processi e strumenti innovativi volti a migliorare la produttività delle aziende agricole attraverso l’uso più razionale delle risorse naturali”. Approvati anche gli emendamenti di natura formale proposti da Federico Lena (LN).

Il Consiglio regionale, già nell’ottobre scorso, terminata Expo, aveva approvato una legge proprio per il riconoscimento, la tutela e la promozione del diritto al cibo. E in quella sede era sorta la necessità di approfondire alcuni aspetti che hanno dato vita alla risoluzione oggi approvata e che completa e amplia le norme già in vigore nel settore agroalimentare.

NUOVI CONFINI NEL PAVESE. In ottemperanza alla legge regionale n. 29/2006 “Testo unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni provinciali e comunali” il Consiglio ha anche approvato all’unanimità la legge “Mutamento delle circoscrizioni comunali dei comuni di Trovo e di Rognano, in provincia di Pavia”. Il provvedimento, relatore Pietro Foroni (LN), sancisce il distacco di porzioni di territorio da entrambi i Comuni e la rispettiva aggregazione all’altro Comune, così come già deliberato dai rispettivi consigli comunali.

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