Favorire l’integrazione nel sistema scolastico e agevolare l’inserimento lavorativo nel tessuto produttivo e commerciale del quartiere. A questi obiettivi punta il nuovo progetto “Nove+” che parte in Zona 9, nei quartieri di Isola, Affori, Bovisa, Dergano, Bruzzano, Comasina, Niguarda, dove abitano 29.000 bambini e ragazzi tra i 6 e i 24 anni, di cui il 30% stranieri. “Nove+” prevede una serie di azioni contro la dispersione scolastica e mira a evitare che ragazzi che vivono difficili situazioni familiari cadano nei circuiti della microcriminalità e dell’emarginazione sociale.

Beneficeranno del progetto 1.500 famiglie con figli minori, 3.500 minori  (6 – 17 anni) che frequentano 8 istituti scolastici e 200 giovani (14-23 anni) che saranno inseriti nel sistema lavorativo attraverso le attività produttive e commerciali del territorio.

Il progetto è promosso da Fondazione Mission Bambini insieme ad altri 14 partner, tra cui l’Assessorato all’Educazione e istruzione del Comune di Milano, ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano, quattro istituti scolastici e otto enti non profit della Zona 9.

Il progetto, tra i vincitori della seconda edizione del bando “Welfare di Comunità e Innovazione Sociale” di Fondazione Cariplo, ha un budget complessivo di 1,7 milioni di euro per tre anni e viene presentato oggi, alle ore 16.30, presso l’Auditorium Ca’ Granda, in viale Ca’ Granda 19.

“Un progetto di grande valore per due motivi – spiega l’assessore all’Educazione Francesco Cappelli –. Innanzitutto perché offre percorsi di integrazione e crescita sociale alle famiglie in difficoltà e poi perché si occupa in modo innovativo anche della fascia più debole tra i giovani: coloro che hanno concluso il percorso scolastico e non riescono ad inserirsi nel sistema lavorativo. Trovare un impiego nel contesto sano delle attività produttive e commerciali del quartiere di appartenenza per i giovani è il modo migliore per sviluppare coesione sociale e mettere le radici per un futuro positivo e sereno”.

“Il progetto Nove+ nasce dal territorio, mettendo in rete scuole, enti non profit, attori economici ed istituzioni – dichiara Goffredo Modena, presidente di Fondazione Mission Bambini – . L’obiettivo comune è quello di produrre un reale cambiamento del sistema dei servizi educativi in Zona 9, per renderlo più efficace, inclusivo ed elemento centrale di un benessere sociale diffuso. L’idea di fondo è quella di un welfare ‘generativo’, dove i beneficiari degli interventi (studenti, famiglie, insegnanti, giovani) non sono più ‘utenti’ ma attori protagonisti. La nostra Fondazione è stata scelta dai partner come ente capofila per le competenze nell’ambito della progettazione e della raccolta fondi, cruciali innanzitutto per aggiudicarsi il fondamentale sostegno messo a disposizione da Fondazione Cariplo attraverso il Bando dedicato al welfare di comunità”.

Il progetto “Nove+” nasce dalla convinzione che per educare le giovani generazioni è urgente il contributo consapevole dell’intera comunità. E che l’educazione dei giovani sarà a sua volta motore di cambiamento dell’intera comunità, innescando un vero e proprio circolo virtuoso. Le azioni previste sono cinque, una per ciascuno dei principali “attori” coinvolti.

“L’azione 1” vede al centro le famiglie, che troveranno un nuovo punto di riferimento nei 5 Poli territoriali in via di costituzione nei quartieri di Affori, Bicocca, Comasina, Dergano e Isola. I Poli offriranno in particolare percorsi di empowerment per le famiglie straniere (inclusi corsi di lingua italiana) e sostegno genitoriale tramite l’esplorazione delle reti sociali naturali.
“L’azione 2” ha come protagoniste le scuole, con le quali verranno sviluppate diverse attività: i docenti verranno formati su nuove tecnologie, didattica inclusiva e didattica per competenze; gli istituti verranno dotati di nuovi materiali e strumentazioni. Verranno inoltre organizzati laboratori linguistici e spazi di integrazione per stranieri.

“L’azione 3” coinvolge i giovani e le attività produttive e commerciali del territorio, con l’avvio di progetti di scuola-bottega per l’ottenimento della terza media per gli studenti a rischio di abbandono scolastico e l’avvio di percorsi che favoriscano l’occupazione giovanile: attività di employability che aumentino le chance dei giovani di trovare un lavoro e tirocini formativi per giovani fino ai 23 anni.

“L’azione 4” ha come protagonisti gli enti non profit del territorio (associazioni, comitati, cooperative, fondazioni) già coinvolti nel progetto in qualità di partner: l’obiettivo è migliorare la loro capacità di raccogliere fondi e ingaggiare volontari. Se è vero, infatti, che il budget del progetto è coperto per più del 50% da Fondazione Cariplo grazie ad una dotazione di 950.000 euro, è anche vero che le altre risorse, sia in termini finanziari che di persone, vanno ancora trovate.

Infine, “l’azione 5” che consiste nel monitoraggio e nella valutazione in itinere degli esiti di progetto, attività che sarà svolta anche grazie alla collaborazione di ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Un aspetto questo molto importante, considerando che il progetto avrà una durata complessiva di tre anni e che grazie a questa attività costante di verifica in via di realizzazione potranno essere ricalibrate dove necessario le attività operative delle azioni precedenti.

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