Foto e report del concerto degli AVANTASIA tenutosi all’Alcatraz di Milano il  22/03/2016.

Report a cura di: Simone Scavo.

Foto a cura di: Karol Mazzola.

 

Concerto: Avantasia

Data: 22 Marzo 2016

Location: Alcatraz di Milano

Report a cura di SIMONE SCAVO

Appuntamento imperdibile per gli amanti del power metal melodico, attesi da 3 anni, quando quel 16 Aprile 2013 Tobias aveva promesso che sarebbe tornato, non si sa in quanti anni, ma lo avrebbe fatto.

Ed ancora una volta ha mantenuto la sua promessa tornando con una formazione da far invidia a qualsiasi altra band dello stesso genere musicale. Non capita tutti i giorni vedere e soprattutto sentire dal vivo duetti con vocalist del calibro di Kiske, Lande, Atkins, Martin e Catley.

Infatti questo Ghostlight World Tour sta riscuotendo gran successo in tutta Europa, come dimostrano i sold out riscontrati sino ad oggi, ben 12 su 13 date, qualcosa di incredibile, che testimonia il successo del progetto Avantasia ed i responsi dell’ultimo ottimo album “Ghostlights”.

Ancora una volta ad attenderci c’è il palco A dell’Alcatraz e nessun gruppo supporto, dato che lo show è annunciato della durata di almeno 3 ore. Apprezzabile la scenografia su 2 piani, quasi una rocca, a riprendere la copertina dell’ultimo lavoro.

Lo Show ore 20.30 – 23.50

Così come si era aperto lo show del 2013 è ancora il tema di “Odissea nello Spazio” a dare il via a questo evento galattico, visti i cantanti che vi prenderanno parte e nuovamente spetta al solo Tobias, presentatore ed animatore dello spettacolo a cominciare con la teatrale “Mystery of a Blood Red Rose”, recentemente presentata anche nella TV tedesca per le selezioni nazionali all’Eurovision Song Contest.

Toby subito getta nella mischia il pezzo da novanta come Michael Kiske per interpretare la title track dell’ultimo lavoro “Ghostlights”, uno dei brani più power oriented. Il suo ingresso è salutato da un boato da parte del pubblico, che si dimostra sin da subito infiammato ad accompagnarne l’intro.

La voce di Kiske è impeccabile in questa interpretazione, riesce sempre a provocare brividi ed emozioni con la sua irraggiungibile tonalità. Il secondo campione gettato nella mischia è Ronnie Atkins dei Pretty Maids, anche lui ormai affezionato al progetto Avantasia, che curiosità aveva rifiutato in occasione dell’esordio “Metal Opera Pt.1”. La sua presentazione è affidata alla traccia “Invoke the Machine” ed anche per lui urla di gioia alla sua comparsa. E’ subito il momento di un altro dei brani migliori dell’ultimo lavoro, “Unchain the Light” dove ad Atkins si affianca a sua maestà Kiske e dal vivo questa traccia è ancora più bella grazie all’accompagnamento corale dei numerosi presenti,

Sin dalle prime canzoni si nota un’ottima acustica dove tutte le voci si sentono chiaramente, si è rinunciato all’eccesso sonoro a favore di un sound equilibrato, scelta davvero apprezzata.

I toni si fanno più tranquilli con “A Restless Heart and Obsidian Skies” interpretata dal leggendario Bob Catley dei Magnum, voce calda ed espressiva e solita teatralità nei movimenti che non si risparmia e prosegue anche nella successiva “The Great Mystery” sempre affiancato da Tobias il cui chorus ti entra dentro grazie alle varie sovrapposizioni delle voci.

E’ il turno di “The Scarecrow” (la cui copertina verrà successivamente messa come sfondo del palco), che si presenta da sola con il suo inimitabile intro scandito dagli applausi ed urla del pubblico, è la canzone di Jorn Lande che su disco l’ha scolpita grazie ad una prova ineguagliabile. Jorn è uno dei due artisti che erano assenti nello scorso show milanese ed è una grande gioia poterlo sentire stasera, la sua voce ormai fa parte della storia degli Avantasia. Uno dei pezzi più belli dell’intera serata. Si continua con un brano che come spiegato in fase di presentazione, era nato come lento per la voce di Jorn, ma poi si è optato per renderla metà lento e metà “monster”: “Lucifer” il cui incedere è una meraviglia per le orecchie, con prova magistrale del vocalist norvegese sempre in duetto con Tobias. Spazio quindi ad Oliver Hartman (ex At Vance), cantante le cui abilità sono ormai note da tempo anche se negli Avantasia è impiegato come chitarrista, con risultati molto buoni. A lui è riservata la frizzante “The Watchmakers’ Dream” decisamente transitoria, per portarci all’ultimo grande ospite della serata, il celebre Eric Martin dei Mr. Big, con tanto di sciarpa rossa ad interpretare nuovamente “What’s Left of Me” e il suo ingresso è il medesimo del passato show, seduto sugli scalini a rendere magica la melodica canzone con il suo timbro hard rock, brano che sembra essere uscito dalla penna della sua band madre. Ed ecco che i cantanti sul palco iniziano a moltiplicarsi così come le emozioni, con l’allegra “The Wicked Symphony” a dar fiato finalmente a Tobias e dando spazio ad Hartmann, Lande, Eric Martin e i due coristi d’eccezione come la fedelissima Amanda Somerville ed Herbie Langhans dei Sinbreed. Quest’ultimo è protagonista di quello che è stato annunciato come il prossimo singolo “Draconian Love”, il brano più gotico della discografia degli Avantasia, dove Langhans da sfoggio della sua inaspettata tonalità bassa, essendo abituato a sonorità più power con la sua band. Canzone accompagnata dagli applausi e dalla voce del pubblico e che ci fa scoprire un artista capace di ben destreggiarsi sul palco. Una canzone meravigliosa e la cui sonorità speriamo venga ripresa in futuro. Il resto dello show vedrà alternarsi i vari cantanti con incredibili risultati, senza mai cedere o risparmiarsi su alcuna nota. Brani che hanno fatto la differenza sono stati senza dubbio le storiche e cavalli di battaglia “Reach Out for the Light”, “Avantasia” con un Kiske di alto livello e “Farewell” impreziosita dalla voce di Amanda Somerville, “Dying for an Angel” con un Eric Martin nei panni di Klaus Maine, dal buon risultato e “Shelter from the Rain”. Chiusura affidata al singolo della rinascita della band “Lost In Space” e finale col botto riservato al medley “Sign of the Cross / The Seven Angels” con tutti i cantanti insieme sul palco, uno spettacolo. Un applauso speciale al batterista Felix degli Edguy, che ha suonato alla grande per 3 ore e 20 nonostante l’influenza, un professionista che meriterebbe più visibilità.

Conclusione

Si è chiuso così un altro memorabile show degli Avantasia, un qualcosa che ti senti dentro e rivivi per giorni, che non vedi l’ora che torni. Meglio o peggio del precedente show ? Era molto difficile superare il precedente, ma oggettivamente questo show è riuscito a superare le 2 precedenti calate milanesi: rispetto alla prima aveva un Kiske in più invece di Andrè Matos fuori forma, rispetto alla seconda aveva in più il grande Jorn Lande, cantante imprescindibile per il progetto. Ancora una volta Tobias lo ha promesso, tornerà e sappiamo che non tradirà le aspettative.

Emozioni, canzoni, grandi cantanti, divertimento, energia, melodia, tutto questo sono stati gli Avantasia !

Scaletta

Intro Also Sprach Zarathustra – 2001 Odissea nello Spazio tema

Mystery of a Blood Red Rose solo Tobias

Ghostlights insieme a Michael Kiske

Invoke the Machine insieme a Ronnie Atkins

Unchain the Light insieme a Ronnie Atkins e Michael Kiske

A Restless Heart and Obsidian Skies insieme a Bob Catley

The Great Mystery insieme a Bob Catley

The Scarecrow insieme a Jorn Lande

Lucifer insieme a Jørn Lande

The Watchmakers’ Dream insieme a Oliver Hartmann

What’s Left of Me insieme a Eric Martin

The Wicked Symphony Oliver Hartmann, Jørn Lande, Amanda Somerville

Herbie Langhans ed Eric Martin

Draconian Love insieme a Herbie Langhans

Farewell insieme ad Amanda Somerville e Michael Kiske

Stargazers Michael Kiske, Jørn Lande, Ronnie Atkins

e Oliver Hartmann

Shelter from the Rain ineieme a Michael Kiske e Bob Catley

The Story Ain’t Over insieme a Bob Catley

Let the Storm Descend Upon You insieme a Jørn Lande e Ronnie Atkins

Promised Land insieme a Jørn Lande

Prelude

Reach Out for the Light insieme a Michael Kiske

Avantasia insieme a Michael Kiske

Twisted Mind con Eric Martin e Ronnie Atkins

Dying for an Angel insieme a Eric Martin

– Encore –

Lost in Space insieme ad Amanda Somerville

Sign of the Cross / The Seven Angels con tutti i vocalist

Voci:

Tobias Sammet

Michael Kiske

Jørn Lande

Ronnie Atkins

Bob Catley

Eric Martin

Cori:

Amanda Somerville

Herbie Langhans

Chitarre:

Sascha Paeth

Oliver Hartmann (anche voce)

Basso:

André Neygenfind

Tastiere:

Miro

Batteria:

Felix Bohnke

 

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