“E’ intollerabile che nel 2016 il Ticino e il suo parco vengano inquinati dalle acque delle fogne. Si devono prendere tutti i possibili provvedimenti per salvaguardare l’ambiente e la salute pubblica” E’ quanto chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) in merito alle schiume maleodoranti che nei giorni scorsi hanno invaso le acque del fiume Ticino.

Cecchetti ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale all’ambiente in cui evidenzia che “l’inquinamento è stato causato dal canale scolmatore di Abbiategrasso che raccoglie le acque di tutta l’area prealpina e del Nord Milano, comprese quelle inquinate del Seveso e dell’Olona, a cui negli ultimi mesi si sono aggiunte quelle fognarie che escono dal depuratore di Rho e servono un bacino di circa 600mila persone.” A supporto di questa tesi Cecchetti ricorda le analisi commissionate dal Parco del Ticino che evidenziano le sostanze inquinanti nel fiume aumentino del doppio e del triplo dopo aver ricevuto le acque dello scolmatore e solleva la mancanza di un filtro sgrigliatore che fermi i rifiuti galleggianti più grandi, come le bottigliette e altri rifiuti di plastica.

 

In seguito nel documento Cecchetti osserva che “appaiono necessari una serie di interventi di carattere generale che coinvolgano l’intero sistema regionale di gestione e depurazione delle acque tenuto conto che l’area in questione è considerata una «Riserva della Biosfera» riconosciuta a livello europeo.

Da qui la richiesta all’assessore per “valutare con urgenza quali tipologie di interventi di mitigazione sono necessari per diminuire la portata dell’inquinamento che entra nel Ticino e per gestire, regolamentare e arginare le fonti di inquinamento

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