E’ nato “L’Italia che fa bene”, un nuovo sito che intende operare nel campo sociale, biomedico e agroalimentare per valorizzare iniziative e progetti che apportino un reale beneficio alla collettività. Progetti e iniziative di solidarietà devono essere ideati e realizzati in Italia. Un sito che – come si legge sulla home page – vuole essere un laboratorio creativo dove ognuno propone la propria idea di società e concretamente sviluppa un’iniziativa per il bene comune. La donazione richiesta per ogni singola iniziativa o progetto andrà direttamente all’associazione richiedente senza passaggi o intermediazioni. All’interno del sito verrà specificato un conto corrente dove poter versare la donazione, intestato direttamente alla stessa associazione o società rappresentata. Dal web insomma arriva una preziosa occasione, per esempio, per sviluppare e promuovere le coltivazioni a chilometro zero e le produzioni rigorosamente italiane e biologiche al cento per cento. Tra i primi progetti lanciati da “L’Italia che fa bene” quello legato alla coltivazione dei “Grani antichi d’Italia” e al relativo marchio di qualità. Grani antichi d’Italia seleziona, sostiene e sviluppa la ricerca verso quelle culture di grani antichi che per secoli hanno caratterizzato il nostro territorio. Sono varietà per lo più prebelliche, che non hanno subito mutazioni genetiche o manipolazioni chimiche di nessun genere, ma al contrario hanno mantenuto le proprietà nutrizionali e organolettiche in modo autonomo e naturale, con incroci da parte dell’uomo durante la nostra lunga storia agricola. Tra gli innumerevoli Grani d’Italia ricordiamo il Monococco, Solina, Risciola, Saragolla, Ardito, Maiorca, Tumminia, Gentil Rosso, Verna, Rieti, Senator Cappelli, Khorasan, Russello e tanti altri. Una lista numerosissima sostenuta da persone che ogni giorno, con grande sacrificio, selezionano e coltivano questo enorme patrimonio nazionale. I Grani Antichi d’Italia vengono macinati a pietra integralmente, la farina risulta quindi non raffinata rispetto a quella del grano moderno comune, in questo modo però si mantengono le proprietà nutrizionali presenti nel chicco.

http://www.italiachefabene.it/web/

 

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