Alle prossime elezioni comunali “avremo delle sorprese” perché oggi “la politica è molto liquida. Questa cosa di destra e sinistra appartiene a un retaggio del passato, ma si confrontano due modelli diversi. Io sto avendo molta gente di sinistra che mi dice che vota me, perche’ mi conosce. C’e’ anche chi voterà il Pd come lista e me come sindaco. Avremo delle sorprese, e’ molto difficile classificare l’elettorato. Io stesso negli ultimi tempi ho votato un po’ dappertutto”. Lo ha detto Stefano Parisi, candidato sindaco del centrodestra, in diretta a Pane al Pane su Radio Lombardia. Sulle carriere simili, da ‘manager’, di Parisi e Giuseppe Sala, il candidato del centrodestra commenta: “Abbiamo in realtà carriere professionali molto diverse, io sono stato a lungo nella pubblica amministrazione quando bisognava rimettere in piedi l’Italia, ma soprattutto abbiamo due personalità diverse pero’ credo che il fatto piu’ importante sia il modello di sviluppo della citta’ che abbiamo in mente. Noi lo stiamo delineando bene, dall’altra parte Sala ha un’esperienza importante, ma ha una maggioranza che lo blocca ed è critica nei suoi confronti e si vota vota tra tre mesi, non tra tre anni. A sinistra non c’e’ una maggioranza coesa”.

“All’inizio credevo che Passera avrebbe dovuto rappresentare tutto il centrodestra” e non mettersi fuori dai partiti che “esistono e sono strutture di rappresentanza”; invece “rappresentare la terza opzione è stato un errore e gliel’ho detto in tempi non sospetti, quando ancora non pensavo alla politica”. Così il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi. Soprattutto, interpellato su un possibile ballottaggio tra lui e Giuseppe Sala, Parisi si è detto convinto che gli elettori di Passera si riconosceranno nella sua proposta perché “il programma di Passera, al di là degli slogan, è sostanzialmente sovrapponibile al nostro. Credo che non ci sia una visione diversa”.  (agiellenews.it)

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