Rinunciano al parrucchiere ma non alla toelettatura di Fufi. Sono le famiglie italiane che spendono sempre di più per i piccoli (e grandi) amici a quattro zampe che per il proprio benessere. Secondo una stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat e ADOC, in un anno una famiglia spende per un gatto circa 430 Euro, cifra che per un cane sale fino a sfiorare 800 Euro, tra spese sanitarie (detraibili ma senza ticket), alimentari e varie. Il budget dedicato alle spese per la cura personale e il benessere si ferma a circa 770 Euro all’anno.
Le imprese per gli animali domestici Cresce il sistema delle imprese legate alla cura e ai servizi che riguardano gli amici a quattro zampe. In 5 anni le imprese per i “pet” (tra commercio al dettaglio di animali domestici, produzione di alimentazione per animali da compagnia, servizi veterinari e di cura) sono aumentate in Italia del 20%, crescita ben più elevata del +2,7% registrato nel medesimo arco di tempo per le imprese attive nei servizi alla persona (parrucchieri, estetisti e istituti di bellezza). A crescere di più tra l’altro il settore connesso alla cura degli animali, tra toelettature e altre attenzioni dedicate agli animali di casa (+44,7%). Lombardia e Lazio detengono il primato per numero di imprese attive nell’ambito degli amici a quattro zampe con rispettivamente 1.134 e 1.117 attività.
Emerge da elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.

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