E’ soddisfatto Davide Piccardo, coordinatore e portavoce del Caim (il coordinamento associazioni islamiche di Milano e Monza e Brianza) della bocciatura da parte delal Consulta della legge regionale “antimoschee”: “Ora il comune non ha più scuse per portare a termine l’assegnazione delle aree per la costruzine delle moschee” commenta ai nostri microfoni. La legge lombarda, secondo Piccardo, “era un obbrobrio giuridico e rappresentava anche un caso di inciviltà e intolleranza inammissibile in Lombardia, dove vivono più di 400 mila musulmani” considerati cittadini “di serie B” ed è “grave l’utilizzo di istituzioni pubbliche per negare i diritti di una parte della comunità, e in modo evidente e sfacciato”. Rendendo “merito al Governo italiano” per essersi opposto alla legge regionale, Piccardo adesso chiede “un intervento legislativo nazionale per impedire che si ripetano episodi del genere”

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