“Ci sono grandi opportunità di creazione di lavoro sia nei mestieri tradizionali (edilizia, artigianato, commercio e turismo) sia nel mondo dell’innovazione (università e ricerca, bio-scienze, agro-alimentare), sia nell’imprenditoria sociale. Il sindaco di Milano ha il dovere di realizzare politiche che favoriscano queste opportunità. Soprattutto in un periodo in cui il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 9% e Milano è una delle metropoli globali che cresce meno. Il mio impegno come Sindaco di Milano è quello di riportare il tasso di disoccupazione al 4% dimezzandolo rispetto a oggi, come era prima del 2008, creando 28.000 nuovi posti di lavoro. Questa cifra è quella che serve per ritornare a livelli di disoccupazione “tollerabili”».  Così Corrado Passera, Candidato sindaco a Milano con la propria lista civica, ha presentato alcune prime proposte per creare posti di lavoro a Milano.  Rivoluzionare la burocrazia, semplificare i rapporti tra imprese e PA, e incentivi per le imprese che investono a Milano sono le tre chiavi di volta del progetto. «Occorre semplificare la vita a chi vuole fare impresa a Milano – prosegue Passera – la burocrazia deve diventare un facilitatore dell’economia. Inoltre occorre garantire incentivi alle imprese che investono e assumono, per esempio tagliando tasse locali, la riduzione degli oneri di urbanizzazione, garantendo incentivi volumetrici o mettendo spazi a disposizione». «Da sempre l’edilizia è il volano per il rilancio dell’economia – ricorda Passera – per questo occorre garantire incentivi per la ristrutturazione del patrimonio immobiliare privato, semplificare i regolamenti edilizi e riqualificare il patrimonio pubblico. Fondamentale è anche sbloccare i grandi progetti urbanistici dimenticati dall’attuale Giunta. Penso alla rinascita delle periferie, a un piano del verde pubblico, la riqualificazione degli scali ferroviari e delle caserme dismesse, ma anche all’ortomercato, all’edilizia sportiva e a un serio progetto per il dopo Expo».  “Milano a place to be”, scriveva il New York Times che segnalava la nostra città come importante meta turistica. Eppure da questo punto di vista Milano non è ancora del tutto valorizzata. «Realizzeremo il Palinsesto 365 per aumentare il numero di iniziative che mettano Milano “al centro del mondo” – afferma Passera – coordinando l’intera offerta di intrattenimento. Utilizzeremo parte dell’imposta di soggiorno per diventare capitale dei congressi in Europa. Realizzeremo una tessera che coniughi il patrimonio culturale di Milano e i servizi di trasporto locale. Estenderemo l’orario di apertura di musei e mostre in occasione delle fiere e congressi più importanti». Milano ha università di qualità internazionale per l’insegnamento e la ricerca, ma non sono competitive con le più forti europee e mondiali per la totale mancanza di campus: «È necessario portare a Milano progetti di ricerca di grande portata – afferma Passera – capitalizzando sulle competenze accumulate nei campi della salute, dell’agroalimentare, dell’architettura. Milano è considerata la capitale della moda e del design, ci sono competenze rare e preziose da valorizzare per portare prestigio e lavoro». “Il Sindaco può e deve fare molto per trasformare Milano nella capitale delle start-up che sono il maggiore motore di creazione di lavoro nelle economie avanzate: «Occorre creare uno Sportello unico dedicato – dice Corrado Passera – mettere a disposizione Immobili pubblici per facilitare iniziative di incubatori, accelleratori, co-working e incentivare housing sociale dedicato e indire Bandi dedicati alle start-up per forniture pubbliche e sperimentazioni innovative per efficientare burocrazia e servizi pubblici». “Milano vede crescere velocemente il disagio sociale a tutti i livelli. «Il Terzo Settore in tutte le sue forme – sottolinea Passera – è la risposta più adatta in una corretta e moderna visione di sussidiarietà. Servono procedure trasparenti, contratti di lungo termine per consentire la pianificazione finanziaria e il monitoraggio della qualità dei servizi. E poi potranno essere concessi immobili inutilizzati del Comune a disposizione delle associazioni e stimoli per i privati a fare lo stesso tramite attivazione della leva fiscale, volumetrica e autorizzativa oltre all’apertura di uno Sportello unico dell’impresa sociale”. “Queste – spiega Passera – sono solo le prime importanti proposte utili per rilanciare l’occupazione e l’immagine della nostra città. A breve presenteremo nuove idee di rilancio su cinque temi chiave: sanità/salute, agroalimentare, le professioni il commercio e l’artigianato”.”Per finanziare progetti tanto ambiziosi – conclude Passera – abbiamo idee altrettanto ambiziose: ricaveremo due miliardi di euro dalla cessione delle partecipate quotate, dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare non necessario, da Fondi europei, e progetti pubblico-privati. Inoltre, come molte metropoli europee dinamiche Milano deve acquisire lo status di Regione come l’articolo 132 della Costituzione le permette di avere e governare il suo futuro”.

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