“Non ci aspettavamo nulla di tutto questo. Dopodiché, se è veramente così, se qualcuno ha veramente sbagliato, allora deve pagare”. Così ad affaritaliani.it il segretario nazionale della Lega Lombarda e deputato Lega Nord Paolo Grimoldi, in merito all’inchiesta sulla sanità che ha portato all’arresto, tra gli altri, anche del consigliere regionale leghista ed ex senatore Fabio Rizzi, braccio destro del presidente Roberto Maroni. “Detto ciò, mi sembra un po’ strana la tempistica, perché da un lato mi pare che sia già iniziata la campagna elettorale e, dall’altro, mi sembra un po’ strano che ci sia questa particolare attenzione sulla Lombardia che, con tutte le pecche del mondo, resta la sanità più efficiente d’Italia. Mi domando perché i magistrati non siano altrettanto zelanti sulle sanità del resto d’Italia che fanno acqua da tutte le parti e che hanno qualche problema di buchi di bilancio e dove, quindi, a rigor di logica, si ruba cento volte di più”. Se ci fosse un collegamente con l’attacco di qualche giorno fa alla Magistratura da parte di Matteo Salvini “saremmo al livello di colpo di stato. Se fosse così, saremmo al golpe”, attacca Grimoldi. “Potrebbe anche esserlo, perché vedendo quello che sta succendendo in questo Paese…potrebbe anche essere così. Però voglio credere che siano cose distinte e lo capiremo nelle prossime ore”. Le dimissioni del presidente Roberto Maroni sono un’ipotesi non esiste, è fantascienza. Maroni non c’entra assolutamente nulla ed è colui che sta garantendo la sanità più efficiente d’Italia. Se poi qualcuno attorno a Maroni ha sbagliato, paghi, come è giusto che sia, perché in Lombardia la sanità funziona con parametri di meritocrazia. Non è il mondo perfetto la Lombardia, ma è il migliore che esiste in questo Paese”. (agiellenews.it)

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