Dagli atti dell’indagine che ha portato all’arresto, tra gli altri, di Fabio Rizzi, emerge che la campagna elettorale del consigliere leghista, presidente della Comissione Sanità del Consiglio Regionale della Lombardia, è stata completamente pagata da Maria Paola Canegrati, l’imprenditrice del settore sanitario arrestata oggi per gli appalti truccati. Lo si apprende grazie a un’intercettazione telefonica. Mario Longo, collaboratore di Rizzi, parlando con un conoscente, afferma: “Ti dico una cosa riservatissima, la campagna elettorale di Fabio l’ha sostanzialmente finanziata al 100% la Canegrati”. Inoltre, secondo il gip Giovanna Corbetta, che ha firmato l’ordinanza con gli arresti, appaiono di “particolare allarme” le condotte di Rizzi e del suo collaboratore Longo che “hanno fatto del potere politico lo strumento per accumulare ricchezze, non esitando a strumentalizzare le idee del partito che rappresentano, a intimidire facendo valere la loro posizione, chi appare recalcitrante alle loro pretese”.

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