In studio con noi fino alle 19 ci sono Paola Frassinetti di Fratelli d’Italia e Claudio Barazzetta dei Radicali. Come sempre apriamo la puntata collegandoci con la redazione di Lettera 43: “Solo nel 2014 oltre 12 mila laureati hanno lasciato l’Italia. Un investimento italiano che regaliamo soprattutto a Inghilterra, Germania e Svizzera”. Da qui partiamo con i nostri ospiti: lavoro, investimenti, pensioni, crescita economica. Mario Draghi, il presidente della Banca centrale europea, davanti al Parlamento europeo per la consueta audizione trimestrale, ha detto che la ripresa prosegue a passo moderato, sostenuta soprattutto dall’impatto favorevole sulle condizioni finanziare e dai prezzi dell’energia. Gli investimenti restano deboli e il settore delle costruzioni finora non si è ripreso. Su Twitter c’è chi si chiede se Draghi mette i 500 € che Matteo Renzi darà ai diciottenni nella categoria investimenti. Anche sulle pensioni di reversibilità si fa polemica. Ma il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti sostiene che sia una polemica infondata. “Evidentemente – ha spiegato – c’è chi cerca facile visibilità e si diletta ad inventare un problema che non c’è per poi poter dire di averlo risolto. La proposta di legge delega del governo lascia esplicitamente intatti tutti i trattamenti in essere. Per il futuro non è allo studio nessun intervento sulle pensioni di reversibilità; tutto quello che la delega si propone è il superamento di sovrapposizioni e situazioni anomale”. Il Governo, dice Poletti, vuole dare e non togliere. Possiamo andare d’accordo almeno sulle unioni civili? Domanda sciocca. No, ovviamente, non possiamo. Non sono d’accordo i nostri ospiti in studio, come non lo sono Gianni Cuperlo e Enrico Zanetti di cui ascoltiamo le dichiarazioni in studio. Cuperlo si dice favorevole al matrimonio egualitario, mentre Zanetti chiede lo stralcio secco della stepchild adoption. In chiusura ci occupiamo di amministrative e ci colleghiamo con Maso Notarianni, di lista Tsipras. Apriamo la seconda ora, dove i nostri ospiti in studio sono Pietro Tatarella di Forza Italia e Stefano Indovino del Pd, con Maroni e il bonus bebè. Maroni non molla: il bonus va alle famiglie con figli naturali, non adottati. Ci concentriamo poi sulle amministrative. Mentre Sala e Balzani si incontrano per la prima volta dopo il risultato delle primarie e si dicono “uniti alla meta” contro destra e sinistra, Majorino dichiara a Repubblica che “il Partito della Nazione non ci sarà” per poi ammonire la sinistra radicale: “pensi al rischio della foto Parisi-Salvini-La Russa”. In chiusura, con il nostro quiz Pagnotta bollente sondiamo le conoscenze degli ospiti sui luoghi del cuore di Milano.

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