Esce il 5 febbraio 2016 “Happy Machine”, settimo album dei bosniaci Dubioza Kolektiv che vede la partecipazione di ospiti d’eccezione come Manu Chao e Roy Paci per cantare insieme l’insurrezione culturale contro la tecnocrazia europea.
Il primo singolo “Free mp3 (The Pirate Bay Song)” è un attacco giocoso e, al tempo stesso, tagliente alla cultura del diritto d’autore. Un omaggio a Edward Snowden DI WikiLeaks che nel video si traduce in una carrellata iconoclasta di tutte le icone pop contemporanee, da Obama a Kim Kardashian, da Miley Cyrus a Porn Hub.
I testi – cantati in inglese, spagnolo e nel dialetto indiano punjabi – affrontano con ironia corrosiva gli avvenimenti più importanti degli ultimi 2 anni, dalle proteste di Gezi park a Instanbul all’arresto del fondatore di Pirate Bay; dalla crisi dei profughi siriani alla risposta europea al problema dei migranti. Senza escludere il divertissement finale, la cover di 24.000 baci di Adriano Celentano cantata e suonata insieme a Roy Paci.
Al nuovo album seguirà un lungo tour internazionale che partendo dalla Bosnia si estenderà in tutta Europa fino ad arrivare agli Stati Uniti, con la partecipazione al festival multimediale SXSW che si tiene ogni anno a Austin, Texas. In Italia arrivano subito: il 26 febbraio all’Hiroshima Mon Amour diTorino, il 27 al Tendone Carnevale di Trieste, il 3 marzo al Leoncavallo di Milano, il 4 marzo all’Estragon di Bologna e il giorno seguente al Flog di Firenze.
Scordatevi l’universo mainstream fatto di sex symbol, ostentazione dei soldi, egocentrismo, spogliarelliste e industria della moda. Questi sono i DubiozaKolektiv, anarchici purosangue.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati