Oggi, domenica 31 gennaio alle 18,  la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità Ebraica di Milano si ritrovano per ricordare gli ebrei partiti dalla Stazione Centrale il 30 gennaio 1944 e nei mesi successivi. L’incontro ha il titolo Porte chiuse, porte aperte perché raccoglie anche le testimonianze dei viaggi della speranza di tanti profughi che, nei mesi scorsi, sono stati ospitati negli spazi del Memoriale. Grazie all’iniziativa di Fondazione Memoriale della Shoah e Comunità di Sant’Egidio, circa 5.000 profughi hanno trovato ospitalità presso gli spazi del Memoriale nelle ore notturne: questo è stato possibile anche perché centinaia di milanesi hanno scelto di non restare indifferenti e si sono avvicendati nel distribuire pasti, preparare i letti, alleviare i disagi più diversi.

Sarà presentata e si potrà visitare anche una mostra di opere degli studenti del Liceo Artistico Statale Caravaggio di Milano: come volontari si sono impegnati con entusiasmo per l’accoglienza dei profughi al Memoriale e hanno poi rappresentato questo incontro e le storie dei migranti in disegni, installazioni, quadri, sculture esposti ora proprio negli spazi del Memoriale dove hanno trovato rifugio i profughi. Il monito contro l’indifferenza – parola scritta a caratteri cubitali all’ingresso del Memoriale – è stato accolto da tanti giovani a dimostrazione che è possibile anche oggi interrompere la catena dell’indifferenza. Questa commemorazione giunge nel 2016 alla sua ventesima edizione consecutiva, da quando – il 30 gennaio di 20 anni fa – la Comunità di Sant’Egidio insieme con Liliana Segre – sopravvissuta, partita all’età di tredici anni per Auschwitz il 30 gennaio 1944 – e alla presenza di rav Giuseppe Laras si ritrovarono per fare memoria in quello che allora era un umido e buio sotterraneo della Stazione Centrale. Quel sotterraneo è ora una parte del Memoriale della Shoah di Milano.

 Come in tutte le precedenti edizioni, anche quest’anno Liliana Segre porterà la sua testimonianza. Interverranno inoltre Giorgio Del Zanna, Comunità di Sant’Egidio, rav Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano, Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera. Jovica Jovic, musicista rom, suonerà in memoria dello sterminio dei Rom e dei Sinti.

I posti per assistere all’incontro all’interno sono limitati ed è obbligatorio iscriversi on-line: per informazioni sulle iscrizioni scrivere a:

santegidio.milano@gmail.com.

Sarà comunque possibile per tutti seguire l’evento all’esterno, tramite video collegamento sul piazzale antistante il Memoriale.

 

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