Schengen e Unioni civili, questi i primi due temi che affrontiamo con i consiglieri regionali in studio, Alessandro Alfieri e Fabio Altitonante, rispettivamente Pd e Forza Italia. Dopo che il ddl Cirinnà ha ottenuto il sì unanime dei senatori del Pd, il capogruppo Luigi Zanda ha detto che i senatori del Partito democratico non hanno alcun interesse a voti segreti. Per la relatrice del testo, la senatrice Monica Cirinnà dopo questo voto l’approvazione della legge è più vicina; la Cirinnà ha anche commentato la linea intrapresa dal Presidente di Regione Lombardia: “Maroni può fare quello che ritiene, io penso che gli italiani vogliono concretezza, diritti e leggi applicabili da subito. Tutto il resto è chiacchiera”. Sulle unioni civili è tornato anche il segretario della Lega Salvini che ritine sia giusto pensare a temi più importanti, come le pensioni. In Lombardia, e soprattutto a Milano, non si spegne la polemica per la scritta family day voluta da Maroni sul Pirellone a sostegno della manifestazione che si terrà il 30 gennaio a Roma. Circola l’ipotesi che il centrosinistra possa completare la frase della maggioranza illuminando i propri uffici con la scritta per tutti. In chiusura ci colleghiamo con Stefano Bruno Galli della lista Maroni presidente che ci spiega come mai la Lombardia dovrebbe proclamare lo sciopero fiscale. Dalle 19 alle 20 i nostri ospiti in studio sono Paolo Razzano del Pd e Marcovalerio Bove di Forza Italia. Con loro ci occupiamo soprattutto di primarie. Avete sentito la proposta shock di Francessca Balzani? Mezzi pubblici di superficie gratis, così ha detto. Vi sembra possibile? Giuseppe Sala si chiede perché, a questo punto, non offrire cappuccino e brioche a chi prende la metropolitana e aggiunge, in tono più serio, che i milanesi sanno che efficienza e qualità dei mezzi pubblici hanno un costo. Intanto Iannetta ci prova: “Riporterò a un euro il biglietto del tram”, mentre Majorino su Facebook non perde la ghiotta occasione: “la Balzani sa che si tratta di una bella battuta elettorale” e rilancia “io credo che vada azzerato il costo dell’abbonamento per una parte dei pensionati, per i disoccupati, per i precari”. La rubrica Pinocchio di Fabio Massa ci costringe ad abbandonare i siparietti dei fantastici quattro per affacciarci in casa 5 stelle, dove il malcontento nei confronti della candidata sindaco Patrizia Bedori sembra far ipotizzare il desiderio di un nome nuovo. Della Pagnotta vi svelo solo il nome: La guerra delle luci.

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