Si chiama Lorenzo Passerini, 24 enne direttore d’orchestra di Morbegno, in Provincia di Sondrio, l’uomo in smoking che suo malgrado si è ritrovato sulla stampa in tutto il mondo grazie alle immagini che corredavano la notizia del fuori programma del rapper americano Lil Wayne alla sfilata-show di Philipp Plein sabato sera a Milano, in occasione della settimana della moda maschile. Nel video, divenuto virale in poche ore, si vede che Wayne, accompagnato da un’orchestra di 30 elementi diretta da Passerini nella Cavalcata delle Valchirie, ha interrotto la sua esibizione e lanciato il microfono in aria con un gesto di stizza. Qualcuno dice che fosse arrabbiato per la reazione freddina del pubblico della moda cui aveva chiesto senza successo di battere le mani a tempo, altri parlano di problemi tecnici.  “Durante lo spettacolo non mi sono accorto di nulla – ha dichiarato Passerini che si è ritrovato su siti e blog di tutto il pianeta – è stata un’esperienza decisamente unica. Lo spettacolo con sfilata annessa non doveva durare più di sette minuti ed è stato un lavoro magistrale e di altissima professionalità”.

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedenteBaby gang a Bollate
Articolo successivoMaroni, al Family Day il gonfalone della Regione
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati