Il chitarrista tuareg Bombino, soprannominato «il Jimi Hendrix del deserto», sarà uno dei protagonisti del Capodanno in Piazza Duomo a Milano.
Stella del desert blues, Bombino è nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo.
Tournée in tutto il mondo e la collaborazione con Dan Auerbach. In Italia, il suo sound ha ammaliato tutti, a partire da Jovanotti che, affascinato dalla sua storia, lo ha coinvolto nella produzione del suo ultimo album e realizzando con lui la canzone “Si alza il vento”.
Il suo set, che avrà inizio alle 22, precederà il concerto di Caparezza e porterà nel cuore della città quei suoni e quelle atmosfere che già hanno conquistato il nostro paese negli ultimi due anni.
Bombino ha già tenuto in Italia più di settanta concerti, fino al grande bagno di folla dell’estate 2014 quando a Melpignano, in occasione della Notte della Taranta, si è esibito di fronte a oltre 150.000 persone.
L’8 aprile 2016 verrà pubblicato “Azel”, il nuovo album di Bombino prodotto da David Longstreth (leader dei The Dirty Projectors) e mixato da David Wrench (per quattro volte vincitore del premio “produttore dell’anno” della BBC e già al al lavoro con FKA Twigs, Caribou, Jungle e Charlie XX).
Alla pubblicazione del nuovo disco farà seguito un tour che riporterà Bombino nel nostro paese.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati