I sindacati dei trasporti hanno inviato una lettera ai ministri dell’Interno e della Infrastrutture, Matteo Salvini e Danilo Toninelli, sul problema della sicurezza sui mezzi pubblici. Questo dopo i ripetuti episodi di violenza avvenuti sui treni e sui trasporti urbani. “Chiediamo ai Ministeri un urgente incontro congiunto – si legge – anche con le Associazioni delle impresse dei trasporti pubblici, sulle quali ricade anche la responsabilità di salvaguardare la sicurezza e l’incolumità dei propri dipendenti nello svolgimento del lavoro, al fine di mettere concretamente in atto soluzioni volte a ridare serenità ai lavoratori e ai viaggiatori, anche attraverso la costituzione di un tavolo permanente che non sia solo di osservazione del fenomeno in questione, ma anche di contrasto con azioni appropriate”. Una richiesta, quella delle organizzazioni dei lavoratori, condivisa dall’assessore regionale lombardo alla sicurezza Riccardo De Corato.  “Il problema della sicurezza sui mezzi pubblici, i bus e le metropolitane, non è più eludibile. Ne è un’ennesima dimostrazione la lettera che le segreterie nazionali dei sindacati confederali del trasporto hanno scritto per segnalare la gravità del problema. La richiesta è quella di ‘porre in essere altri accorgimenti di carattere tecnico-organizzativi quali ad esempio la protezione del posto guida, maggiori presidi di stazioni, treni, e terminal bus finalizzati a migliorare ulteriormente l’incolumità di tutti i lavoratori della mobilità e dei viaggiatori’. I sindacati chiedono inoltre ai Ministeri un urgente incontro congiunto, anche con le Associazioni delle imprese dei trasporti pubblici, sulle quali ricade anche la responsabilità di salvaguardare la sicurezza e l’incolumità dei propri dipendenti nello svolgimento del lavoro. Tra le persone che hanno ricevuto la comunicazione c’è anche Arrigo Giana, direttore generale di Atm e presidente di Agens, il che ovviamente porta Milano e la Lombardia al centro del problema. Personalmente sosterrò ogni richiesta di assicurare una maggiore presenza delle forze dell’ordine, assieme a qualsiasi azione a tutela del personale conducente e dei passeggeri. Del resto non è giusto costringere i cittadini a scegliere fra la loro sicurezza e il diritto alla mobilità urbana; da una parte si deve intervenire duramente sui colpevoli quando vengono arrestati, e dall’altra bisogna aumentare i controlli degli uomini in divisa sulle tratte urbane di ATM. Inoltre dobbiamo poter pensare alla creazione di un fondo assicurativo atto a risarcire le vittime delle aggressioni, da parte di clandestini o chicchessia. Milano, e quindi Atm in primis, deve fare la propria parte”. Lo afferma in una nota Riccardo De Corato assessore regionale a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia.

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