Milano, centrodestra contro tavolata per 50mila migranti al Parco Sempione

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Scoppia la polemica, a Milano, sul pranzo per 50 mila persone di tutte le etnie al Parco Sempione il prossimo 20 maggio. L’iniziativa, chiamata “Insieme senza muri”, scatena le proteste di Forza Italia e Fratelli d’Italia. “La sinistra che vuole assurdamente sfrattare dal parco Sempione lo storico Luna Park – con grande disappunto di centinaia di famiglie milanesi, che lo considerano una tradizione irrinunciabile – intende distruggere il parco con un’invasione di 50mila extracomunitari, che il 23 giugno pranzeranno tutti in una volta dentro l’area verde. Forza Italia è assolutamente contraria a un’iniziativa di questo tipo, l’ennesima trovata pazzesca dell’assessore Majorino. Siamo pronti a una mobilitazione con il supporto di associazioni ambientaliste e comitati per impedire questo scempio”. Così in una nota Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale. “Al di là del mancato rispetto del regolamento parchi e giardini – conclude l’esponente azzurro – concentrare 50mila persone tutte insieme per una mangiata sotto il sole cocente provocherebbe danni enormi per il parco. Eventi di questo tipo sono uno schiaffo alle migliaia di poveri italiani che vivono per strada e non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena”. “A Milano maggio sarà un mese pro-migranti che si concluderà con un pranzo per 50.000 persone di tutte le etnie allestito al Parco Sempione. E noi chiediamo all’organizzatore, cioè all’assessore Pierfrancesco Majorino, se per caso anche gli italiani sono invitati. Saranno accolti i tanti anziani milanesi abbandonati a se stessi? E i clochard italiani che dormono sotto tutti i portici perché hanno paura nei dormitori popolati da stranieri? E le 22.000 famiglie milanesi in attesa di una casa popolare, sono previste al pranzo per gli immigrati? E infine: il conto di questo faraonico pranzo chi lo paga?”. Così in una nota Riccardo De Corato, assessore regionale a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale. “Diciamo da sempre – prosegue – che l’accoglienza deve essere amministrata secondo buonsenso e norme di legge: solo chi ha diritto allo status di profugo deve poter restare in Italia, e aggiungiamo: solo i territori che riescono prima ad aiutare gli italiani bisognosi dovrebbero pensare, poi, agli stranieri. Lo abbiamo detto in campagna elettorale e non ci tiriamo indietro adesso: prima gli italiani deve diventare un principio di priorità, in Italia e ancora di più in Lombardia, dove abbiamo già cifre record a riguardo con 1.500.000 migranti accolti, a Milano oltre 430.000”.

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