Ve li ricordate gli slogan prima delle elezioni?

Con questa legge elettorale, dicevano, sapremo chi ha vinto le elezioni. E avremo un governo stabile. Cioè, non solo avremo un governo, che pare anche il minimo. Ma lo avremo addirittura stabile.

Un po’ come succede in Lombardia, dove – grazie a una legge elettorale approvata da centrodestra e centrosinistra insieme – l’istante dopo che si è compiuto lo spoglio sai chi è il governatore e nel giro di una decina di giorni c’è già la giunta. Eppure la Lombardia è grande e ricca come un piccolo stato europeo. Ma niente, l’Italia non prende mai spunto dal Nord. Parte più avanzata del Paese, punto di innovazione, e ricchezza, rimane là, isolato, in una torre. Un problema persistente, questo del Nord. Rimasto tale negli anni di Berlusconi e Bossi, che aveva il Nord vicino alla Lega, ma che non ha risolto il problema. Ed entrambi erano del Nord. Rimasto tale con Matteo Renzi, che a Milano l’ha sempre un po’ schifata. Vediamo se rimarrà tale con il campano Di Maio e con il milanese Salvini. Sempre che si decidano a fare un governo, beninteso. Strana la vita: siamo passati dal “così avremo un governo stabile” al “forse avremo un governo”. Dove finiremo signora mia? Non ci sono più le mezze stagioni e pure quando piove non possiamo dare la colpa a nessuno.

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