Denaro, regali, viaggi e  cene, per favorire l’acquisto da parte di alcuni ospedali di protesi prodotte dalla società Ceraver Italia. 21 persone sono indagate dalla Procura di Monza nell’ambito dell’operazione “Disturbo” condotta dalla guardia di finanza. Sono coinvolti medici chirurghi ma anche medici di base.  Sono 12 in totale i medici arrestati, tra cui tre chirurghi specialisti in ortopedia finiti in carcere e nove  ai domiciliari. L’inchiesta ha smascherato un presunto giro di mazzette per favorire una società fornitrice di protesi che sarebbero state anche di “bassa qualità”. Per altri sei medici di base è stata applicata la misura cautelare della “sospensione dall’esercizio dell’attività di medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale”. Nell’inchiesta, inoltre, con al centro le accuse di associazione per delinquere, corruzione e falso, contestate a vario titolo, sono finiti in carcere anche un responsabile commerciale e un agente di zona della Ceraver.Alcuni chirurghi del Policlinico di Monz,a per favorire la società fornitrice di protesi,  avrebbero moltiplicato anche il numero delle operazioni eseguite con la complicità anche di medici di base. Avrebbero agito, secondo gli inquirenti, “a discapito della salute pubblica”, aumentando gli “utili” della società  e ottenendo utilità e vantaggi personali.

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