Totò Riina è “costantemente” esposto al “rischio di una morte improvvisa”. E’ quanto si legge nella relazione dell’ospedale di Parma (dove il capo di Cosa Notra si trova in regime di detentivo dal 25 gennaio 2016) depositata nel processo in corso a Milano, in cui Riina è imputato per minacce nei confronti del direttore del carcere di Opera Giacinto Siciliano.  Il processo prosegue. Per i giudici  Riina “ha la piena capacità di intendere e di volere” e, dunque, può partecipare al processo e “stare in giudizio”. I medici lo descrivono”vigile e collaborante”, nonostante le condizioni fisiche precarie

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