Il gip di Milano Luigi Gargiulo ha respinto la richiesta di archiviazione per Marco Cappato accusato di aiuto al suicidio per la morte di Dj Fabo. Il giudice ha fissato un’udienza per il 6 luglio per la discussione delle parti e poi prenderà una decisione. “Il principio della dignità umana impone l’attribuzione a Fabiano Antoniani” – morto in Svizzera con la procedura del suicidio assistito il 27 febbraio scorso, dopo essere stato accompagnato da Cappato in macchina da Milano – “e in conseguenza a tutti gli individui – avevano scritto i pm Tiziana Siciliano e Sara Arduini nell’istanza di archiviazione -che si trovano nelle medesime condizioni, di un vero e proprio ‘diritto al suicidio'”. Il gip, però, ha deciso di non accogliere  al momento l’istanza dei pm, ma nemmeno di respingerla in toto disponendo subito nuove indagini o l’imputazione coatta, e ha invece preferito fissare un’udienza per il prossimo 6 luglio per far discutere le parti (pm e legali di Cappato) e poi decidere. Dopo l’udienza il gip potrebbe accogliere la richiesta di archiviazione, disporre nuove indagini o l’imputazione coatta per Cappato. In Procura, da quanto si è saputo, si valuta comunque positivamente la decisione del giudice, perché l’udienza sarà un momento per discutere di una tema delicato anche dal punto di vista giuridico e dei diritti.”Rispetto la decisione del gip” ma “con con l’Associazione Luca Coscioni andiamo avanti a batterci per la vita, per i diritti dei malati e dei disabili, e quindi per il rispetto della scelta di interrompere sofferenze insopportabili”. E’ il commento di Marco Cappato.

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