C’era una volta un Paese che si beveva di tutto. Sempre. Ieri abbiamo parlato della violenza sul web.
Oggi ne voglio parlare ancora, prima di augurarvi Buona Pasqua. Ne voglio parlare ancora perché i social network sono qualcosa di molto utile, delle volte, e devo dire che è tutto da dimostrare. Ma sono anche qualcosa di molto dannoso. Personalmente penso che se le persone mi dicessero in faccia, al bar, quello che a volte mi scrivono su Facebook, due schiaffoni non glieli leverebbe nessuno. Selvaggia Lucarelli li chiama leoni da tastiera. Ha ragione, in fondo. Lo dico prima, così non mi si può fraintendere. A me Laura Boldrini, la presidente della Camera, non piace particolarmente né mi dispiace particolarmente. E’ una presidente della Camera, terza carica dello Stato, alquanto insipida. Tutte le favole sui canguri, gli artifici d’aula che hanno evocato le opposizioni, ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Prima e dopo la Boldrini. Mi ricordo quando davano della prostituta a Irene Pivetti. Verso le donne c’è sempre un giudizio severo. Ma quello che gira in Rete è davvero da denunciare. Dei siti di bufale, non dei giornali con giornalisti pagati e iscritti all’ordine, ma sciacalli di quarta categorie, hanno pubblicato la notizia che Luciana Boldrini gestisce cooperative che si occupano di migranti e che quindi per questo Laura Boldrini difende l’immigrazione. Peccato, ci dice oggi la presidente della Camera, che Lucia (e non Luciana) è morta da anni, e si occupava di restaurare affreschi. Però quella notizia falsa ha avuto migliaia di condivisioni, con contorno di insulti. E’ un po’ come quell’imbecille di cui scrivevo ieri. Insulti e insulti. Tanto nessuno gli fa niente. Né Facebook, vero e proprio luogo di anarchia che avanti così imploderà da solo. Nè gli offesi, che al bar, come dicevo, gli tirerebbero due pizze in faccia. L’unica consolazione è che per la stupidità non c’è redenzione. Né soluzione. Che altro dire? Buona Pasqua a tutti, ci sentiamo martedì.

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