C’era una volta un Paese che ascoltava le favole. Le favole di qualcuno che le raccontava per propri fini personali. Quello che sta per avvenire, con il caos estremo nei giorni del Salone del Mobile, ha dell’incredibile. Riepiloghiamo per chi si sia perso l’incredibile motivazione dello sciopero dei dipendenti di ATM. I dipendenti di ATM scioperano perché si paventa loro che potrebbero perdere il lavoro, o una parte della retribuzione, in virtù di una sconfitta possibile a una gara che se ci sarà sarà tra due anni, e non si capisce in che termini. Perché sono così spaventati, i dipendenti ATM? La risposta è una sola: perché c’è chi ha raccontato loro cose sbagliate. La gara non si sa ancora se ci sarà. Se ci sarà, la commissione giudicante sarà di Palazzo Marino. E secondo voi Palazzo Marino davvero vuol far fallire un’azienda sana, che genera utili e che dà lavoro a migliaia e migliaia di persone? Siamo seri, anche il peggior politico difficilmente riuscirebbe nell’impresa. I sindacati evocano la confusione generata dall’addio di Rota, l’ex presidente e direttore generale. E’ questo il problema? Che Rota se ne sia andato? E che mentre si scatenava il caos su M5 lui partecipava al bando per fare il dg all’ATAC della Raggi e dei 5 Stelle? Il problema dei sindacati di Milano è la carriera di Rota? Rota bada perfettamente da sè alla propria carriera. Perfettamente. Ha passato generazioni di politici, della prima Repubblica, della seconda di destra e di sinistra e probabilmente ci sarà anche nella terza. Ma se i tranvieri scioperano nel giorno del Salone del Mobile, il danno lo fanno a se stessi. E Rota, da lontano, potrà solo sorridere e mormorare: quando c’ero io. E ora, spiegatelo ai milanesi perché state scioperando.

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