Continuano le recensioni degli ascoltatori.
Qui sotto la recensione di Giangia, che ringraziamo tantissimo per essere andata a vedere i Tre Allegri Ragazzi Morti anche per noi 😉

Inumani, il nuovo disco e tour dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Così il concerto all’Alcatraz si apre con questa parola leitmotiv sussurrata, ma che, all’atto pratico della storia, dei testi e dello stesso concerto, è antitetica. “Ad un passo dalla Luna” apre lo show creando l’atmosfera giusta con quella punta di malinconia di chi non è più a casa, ma comunque è ad un passo da essa nei ricordi e nel cuore. Altre canzoni di questo nuovo album entusiasmante che fa saltellare sdoganando il rock o il reggae dei Tre allegri…tipo? In questa grande città (dedicata oltretutto a Milano), il segreto della Cumbia delle mani sfregate in cui tutto il pubblico di ieri sera si è perso (e sono certa che nei momenti di nevrastenia ripeterà quel gesto tantrico e ipnotico magari in ufficio o in metro)… di inumano c’è ben poco in questo che ci fa sentire così vivi!
Le canzoni da repertorio arrivano come le tonsille di chi le cantava con Eltofo in un coro preciso e a tempo, tra testi che raccontano di adolescenza come una guerra e canzoni dedicate a ciascuno di noi: la ragazza universitaria che fa la cameriera ma aspetta il suo principe in bici, la vita prima che arrivassi te e la mia vita senza te… insomma se non c’è cuore e umanità in tutto questo?
“la vita fa schifo, è cattivissima…ed è per questo che c’è la musica” c’è stato anche questo breve siparietto di Davide in cui diceva che il concerto era finito, giusto perché ai TARM piace essere mandati affanc… (avete capito no?) chissà per quale strana ragione…all’ultimo pezzo però Eltofo ha avuto un mancamento sul palco e dopo essere stato soccorso si è prontamente ripreso cantando a cappella “Coda lunga”, scusandosi con il pubblico e il resto della band…come sempre un grande! fino all’ultimo e fino all’estremo!
Bravi anzi bravissimi, all’altezza degli anni e delle note che hanno caratterizzato da tutti questi anni la loro carriera. Fedeli e anticonformisti, genuini come Eltofo, ma soprattutto umani, contro l’inumanità della vita e dello show biz musicale!

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